La Digitalizzazione del punto
vendita con Vignoli

Sempre più connessi e smart, l’accesso alle informazioni sta cambiando, il “digital world” è entrato a far parte di molteplici attività, con un conseguente forte impatto anche sulle imprese.

Il mercato retail si affaccia in questo scenario di cambiamento ricoprendo una funzione strategica, quale elemento fondamentale del commercio, il vero punto di contatto diretto tra venditore e consumatore, ma deve saper evolvere e cambiare. L’area di vendita al dettaglio sta assorbendo caratteristiche e qualità prevalentemente digitali, aprendo la strada a nuove sfide, benefici e barriere, che nei prossimi anni determineranno la crescita o il cambiamento dei player attualmente presenti. La maggior competizione e il mutevole panorama sollecitano la digitalizzazione del punto vendita, per dotare le strutture di quella elasticità e dinamicità che gli permetta di adeguarsi e amalgamarsi ai cambiamenti, con estrema facilità. La centralità del cliente, l’interazione-relazione, il posizionamento dell’azienda e l’insieme dei valori percepiti dal consumatore sono diventati i cardini imprescindibili su cui ogni attività deve costruire le proprie fondamenta. L’esperienza trascorsa nel punto vendita: l’immagine, l’accessibilità alle informazioni, la consulenza, il supporto, la coerenza, ma anche la cortesia, sono il complesso dei principi che contribuiscono a creare e sviluppare il brand.

Il punto vendita retail deve coinvolgere il consumatore e massimizzare l’opportunità della relazione one-to-one. Il cliente desidera coerenza e fedeltà nei servizi ricevuti, vuole che l’impresa sia a conoscenza dei propri desideri, bisogni, esperienze personali, non ama ripetersi, ricevere messaggi o informazioni divergenti dai propri interessi. L’adozione della tecnologia nel punto vendita, consente di personalizzare l’esperienza e fornire informazioni in sintonia con il profilo individuale di ciascun cliente, consigliare prodotti e servizi mirati ai fabbisogni specifici.

Digitalizzare l’attività permette di accogliere metodi di lavoro ben definiti, contenere i costi di gestione, risparmiare nella formazione del personale, consultare in tempo reale, anche in mobilità, la situazione di magazzino e vendite, soddisfando, allo stesso tempo, le nuove disposizioni legislative e preparando il terreno per i nuovi canali di vendita digitali. Da luglio 2019 per i contribuenti con un volume d’affari sopra i 400 mila euro l’anno (e dal 2020 per tutti gli altri soggetti obbligati) lo scontrino si trasforma in elettronico, affiancandosi alla fattura elettronica già in vigore da gennaio 2019.

Questo cambiamento, naturalmente, permetterà maggiori e più rapidi controlli, ma allo stesso tempo aiuterà anche la digitalizzazione delle imprese e l’espansione dei pagamenti elettronici.